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Nota tecnica

Note riguardo agli standard fotografici e descrizioni delle edizioni

Standard fotografici

Le riprese fotografiche hanno seguito gli standard e le linee guide dell'ICCU (Istituto Centrale per il catalogo unico), dell'ICCD (Istituto centrale per il catalogo e la documentazione), dell'ICAR (Istituto centrale per gli archivi), del MiC, del progetto MINERVA (WP4 “Interoperability and service provision”) e del Comitato MAG (Metadati Amministrativi e Gestionali). Nello specifico: Linee guida per la digitalizzazione di bandi, manifesti e fogli volanti (Roma, ICCU, 2006); Linee guida tecniche per i programmi di creazione di contenuti culturali digitali (MINERVA Project, 2006); MAG Metadati amministrativi e gestionali. Manuale Utente (Roma, ICCU, 2006); Disciplinare tecnico per i progetti di digitalizzazione (Roma, ICAR, 2012).

Più precisamente, gli esemplari sono riprodotti fotograficamente con una immagine per ogni recto e una per ogni verso di carta, comprendendo la coperta, eventuali carte di guardia e il dorso. I parametri per le immagini sono: TIFF 6.0 non compresso ad alta risoluzione, almeno 300 dpi ottici, profondità di colore di 24 bit RGB con profilo ICC incorporato relativo all'apparecchio di digitalizzazione. Il frontespizio dell'edizione, nel caso di volumi, o il recto, nel caso di fogli di stampa, è stato fotografato con la scala millimetrica e colorchecker (nello sfogliatore web l'immagine relativa si trova in coda). Nel caso di edizioni legate in volume fattizio, le immagini relative alla legatura sono prima della scala colore.
Durante la fase di postproduzione, le immagini TIFF sono state compresse (algoritmo LZW) e metadatate (schemi MAG e IPTC), infine è stata ridotta la qualità delle stesse, conservando gli originali, a file JPEG in formato compresso a bassa risoluzione (il valore in dpi ottici dipende dal formato dell'immagine), garantendo comunque una buona leggibilità del testo.
Si è proceduto infine alla creazione di un oggetto digitale che contiene l'intera riproduzione dell'opera e la descrizione della stessa; il file (PDF) è stato trattato con il riconoscimento OCR, benché si sia consci del fatto che tale procedimento – standard accettato – non dia ottimi risultati né in relazione alle stampe antiche né in relazione ai manoscritti.

Descrizione delle edizioni

Considerato ormai superato e non del tutto coerente con l'ambito del libro antico lo standard ISBD(A), si è optato per un modello ibrido di descrizione, secondo le formulazioni ormai accettate nell'ambito della bibliografia analitica.

  • Autore – Registra in forma normalizzata (Cognome Nome – ed eventuali varianti) i nomi delle persone o degli enti coinvolti nella creazione dei contenuti intellettuali dell'edizione descritta.
  • Titolo - Registra il/i titolo/i dell’opera digitalizzata. I titoli si trascrivono portando le “u” e le “v” e le maiuscole/minuscole all’uso moderno (ma rispettando la grammatica latina, che prevede che i termini derivati da toponimo siano in maiuscolo), senza introdurre punteggiatura non presente sulla fonte e sciogliendo le abbreviature per segno sovrapposto e per segno proprio senza parentesi quadre o altri artifici. I dittonghi “æ”, “œ”, ecc. e i segni come la “ę” si trascrivono ae, oe, e ecc. Allo stesso modo, le “ij” si rendono con “ii”. Non si interviene sulle abbreviazioni per troncamento.
  • Nome - Registra in forma normalizzata (Cognome Nome ed eventuali varianti) i nomi delle persone o degli enti coinvolti nella creazione dei contenuti intellettuali dell’edizione e i nomi di persone o enti coinvolti a qualsiasi titolo con l’edizione dedicanti, dedicatari, revisori, censori etc.
  • Luogo - Registra in forma normalizzata e in lingua originale il nome del luogo di produzione.
  • Editore - Registra in forma normalizzata i nomi degli editori e degli stampatori, anche se noti da fonti esterne.
  • Data - Registra la/le data/e di edizione o di stampa anche come arco di anni.
  • Licenze - Registra licenze, imprimatur e privilegi.
  • Formato - Registra il formato con riferimento al numero delle piegature del foglio dopo la stampa.
  • Lingua - Si indica la lingua o le lingue prevalenti.
  • Descrizione edizione - In questo campo viene descritta l'edizione e il suo contenuto:
    1. descrizione fisica: numero di carte, formato, formula collazionale;
    2. contenuto dell'opera: eventuale indicazione di lettere di dedica (dedicanti, dedicatari, data) ed eventuale bibliografia di riferimento per giustificare scelte descrittive.
  • Descrizione esemplare - Si descrivono tutte le particolarità dell'esemplare: legatura, provenienza, antiche segnature, presenza di timbri, ex libris, note di possesso, postille, segni di attenzione, etc.

Completano la scheda l'indicazione della segnatura di collocazione dell'esemplare digitalizzato e descritto, i link allo USTC (Universal Short Title Catalogue), EDIT16 (Censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo) e CBT (Catalogo Bibliografico Trentino).

Pubblicato il: Giovedì, 21 Giugno 2018 - Ultima modifica: Venerdì, 15 Ottobre 2021
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