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Laus Mariae

14510
Titolo
Laus Mariae
Data
Descrizione esemplare

ff. 1r-102r Conradus Gemnicensis, Laus Mariae, inc. Apte post visionem angeli beata

Cart.; ff. III, 108, I'; 1-912; richiami; 219 × 144 = 21 [158] 40 × 19 [94] 31; rr. 2 / ll. 32 variabili; rigatura a colore. Note marginali di Johannes Hinderbach; maniculae. Iniziali semplici in rosso e blu, spazi riservati; titoli, sottoscrizione, segni di paragrafo, sottolineature, segni d’interpunzione e ritocchi delle maiuscole in rosso. Legatura di restauro su assi con reimpiego della coperta antica in pelle tinta di rosso e impressa a secco.

Al f. 102r: Finito libro sit laus et gloria Christo. Explicit libellum quod intytulatur Laus Marie. Finitum sub anno Domini quadringentesimo XVIImo.

I ff. 102v-104v contengono una risoluzione del Concilio di Clermont (1095) relativa all'officio della Vergine Maria e quattro lettere di indulgenza per i lettori della Laus Mariae di Ernst von Pardubitz, arcivescovo di Praga (1356), di Gottfried von Wiesseneck, vescovo di Passau (1358), di Georg von Hohenlohe, vescovo di Passau (1405), di Berthold von Wachingen, arcivescovo di Salisburgo (1405). Ai ff. 104v-106r una nota di Hinderbach sull'esigenza di procurarsi una copia dell'Orationale Arnesti. Al f. 108r, di mano di Giangrisostomo Tovazzi (1731-1806): Huc usque Ioannes Hinderbachius, episcopus ac princeps Tridenti meritissimus.

Al f. IIr segnatura Gentilotti: nr. 121; sulla controguardia anteriore, recuperato dalla precedente legatura, a stampa su cartellino: 139. Sulla controguardia anteriore, recuperati dalla precedente legatura segnatura viennese: S 127 e, di provenienza ignota, un cartellino con segnatura: 3514. Il codice, che contiene la seconda parte della Laus Mariae, appartenne a Conradus scriba et notarius di Mödling, nei pressi di Vienna. La prima parte della Laus Mariae è contenuta nel ms. BCT1-1785. Appartenuto al vescovo Johannes Hinderbach come il ms. BCT1-1785, il codice rimase nella biblioteca vescovile, ove rimase fino al 1805, quando fu portato a Vienna presso la Hofbibliothek. Nel 1919 fu reso all'Italia e custodito nel Museo nazionale di Trento; nel 1958 venne dato in deposito fiduciario alla Biblioteca comunale (cfr. Manoscritti medievali 2006 , pp. 101-102)

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Pubblicato il: Giovedì, 18 Febbraio 2021 - Ultima modifica: Venerdì, 13 Settembre 2024
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