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Vocabularius latinus-germanicus quod Ex quo dicitur

16414
Titolo
Vocabularius latinus-germanicus quod Ex quo dicitur
Glossarium latinum-germanicus
Aforismi
Descrizione esemplare

1. ff. 2r-259r (bianchi i ff. 260-270, 281-288) Vocabularius latinus-germanicus quod Ex quo dicitur, inc. Ex quo vocabularii varii autentici (prol.) A. Aaron magnus vel fortitudo interpretatur etiam (testo)

2. ff. 271rA-277vC Glossarium latinum-germanicum, inc. Deus Got, deitas gothait

3. ff. 278rA-280rC Aforismi

Cart.; ff. I, 288, I'; 1-216, 3-718, 8-1220, 13-1424, 1518; numerazione dei fascicoli in numeri romani; in-folio; 299 x 203 = 43 [182] 74 x 16 / 10 / 10 [98] 69; rr. 2 / II. 29 variabili; rigatura a colore. Iniziali filigranate e iniziali semplici in rosso, azzurro e verde, talvolta fesse o rifesse (ff. 99r, 110v); sottolineature e ritocchi delle maiuscole in rosso. Legatura antica in pelle allumata tinta di rosso impressa a secco con filetti su assi; tracce di fermagli, borchie e cantonali; titolo sul taglio di testa.

I ff. I e I' sono costituiti da un frammento di un documento membr. in tedesco di mano del sec. XV. Al f. 1r, di mano del vescovo Hinderbach: Iste liber vocabularista fuit olim presbiteri Iohannis de Freudenthal, altariste sanctorum Sisinni, Martirii et Alexandrii, ecclesie nostre cathedralis Tridentine relictus sive deputatus pro bibliotheca in eadem ecclesia erigenda suo [...] per nos Iohannes episcopus Tridentinus. A p. 1r segnatura Gentilotti: nr. 66; sul dorso e sulla controguardia anteriore a stampa su cartellino: 14. Sulla controguardia anteriore precedente segnatura della Biblioteca comunale (sec. XIX): II 19 c 9 depennato, II 19 c 10, sul f. Ir: II 19 c 9. Al f. I'v un'altra nota di possesso di mano coeva descrive un controverso passaggio del libro da Iohannes ad Andreas
con il tramite di Christofferus e l'intervento di un Wernher Fleischhacker; e poi da Iohannes de Freudenthal, pievano di Fondo in Val di Non e beneficiario della cattedrale trentina (cfr. Tovazzi, Parochiale Tridentinum, 193; Curzel, Canonici, 337n e Gozzi-Curti,  Musica, 111) al vescovo Iohannes Hinderbach. Il codice rimase nella biblioteca vescovile fino al 1809. Fu quindi portato al Seminario di Trento e, infine, nella Biblioteca comunale.

Descrizione da Manoscritti medievali 2006 , scheda n. 26. Manus Online CNMD\0000245455

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Pubblicato il: Martedì, 19 Novembre 2024
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