Epistolae ad Lucilium
| Epistolae ad Lucilium |
| Epistolae familiares Senecae ad Paulum et Pauli ad Senecam |
| Epitaphium Senecae |
| Exaemeron |
| De Paradiso |
| De Cain et Abel |
| Commentum super libris Sententiarum Petri Lombardi |
| Acta Concilii Basileiensis sermones et orationes |
| Epistola ad Franciscum Barbarum |
| Ius municipalium Vicentium |
| Commentum super libris Sententiarum Petri Lombardi |
Composito. Cart.; ff. I, 332 (325)*, I'; 293 x 201. L'opera di Seneca contenuta nel manoscritto risulta completa grazie alla composizione delle prime tre unità: la prima (ff. 1-24) e la terza (ff. 66-102) scritte dalla stessa mano della metà del sec. XV e la seconda (ff. 25-65) vergata da una mano di pochi decenni precedente (secondo quarto del sec. XV).
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1. ff. 1r-24r Lucius Annaues Seneca, Epistulae ad Lucilium (metà sec. XV metà)
1-212; in-folio; 290 × 200 = 29 [200] 61 × 31 [119] 50; rr. 2 / ll. 39; rigatura a colore. Spazi riservati. Rare postille e segni di attenzione.
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2. ff. 25-102 (metà sec. XV)
I. ff. 25r-74v Lucius Annaeus Seneca, Epistulae ad Lucilium (acefalo)
II. ff. 100r-101v Epistolae familiares Senecae ad Paulum et Pauli ad Senecam
III. f. 102r Epitaphium Senecae
1-512, 610, 79; richiami; in-folio; 290 × 200 = 30 [182] 78 × 32 [94] 74; rr. 42 / ll. 41 (ff. 25r-65v); rr. 2 / ll. 38 (ff. 66r-102v); rigatura a secco con tabula ad rigandum (ff. 25r-65v); rigatura a colore (ff. 66r-102v). Glosse marginali (ff. 25r-*29r). Iniziali semplici, titoli, qualche segno di paragrafo e ritocchi delle maiuscole in rosso; spazi riservati. Rari segni di attenzione e postille.
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3. ff. 103-202d (metà sec. XV )
I. ff. 103r-166v santo Ambrosius, Exaemeron
II. ff. 167r-183v santo Ambrosius, De Paradiso
III. santo Ambrosius, De Cain et Abel
1-812, 99; in-folio; 291 × 196 = 25 [208] 58 × 20 / 7 [63 (7 / 6) 63] 6 / 24; rr. 41 / ll. 40; rigatura a secco, spazi riservati; iniziali semplici, segni di paragrafo, titoli, titoli correnti, sottolineature e ritocchi delle maiuscole in rosso. Il f. 134v è cassato perché scritto al contrario.
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4. ff. 203r-237v santo Tommaso d'Aquino, Commentum super libris Sententiarum Petri Lombardi (interrotto; fine sec. XV)
112, 210, 312; in-folio; 292 × 197 = 39 [194] 59 × 13 [52 (20) 53] 59; rr. 2 / ll. 38 variabili; rigatura a colore. Due mani: mano 1 (ff. 203r-204rA); mano 2 (ff. 204rA-237v). Spazi riservati; segni di paragrafo, titolo, sottolineature e ritocchi delle maiuscole in rosso (ff. 203-215r). Diverse postille nelle prime carte.
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5. ff. 238-284a (fine sec. XV)
I. ff. 238r-283r Acta Concilii Basileiensis. Sermones et Orationes
II. ff. 283r-284v Guarino Veronese, Epistula ad Franciscum Barbarum
III. f. 284v Francesco Barbaro, Ius municipalium Vicentinum
1-412; tracce di richiami; in-folio; 293 × 201 = 38 [196] 59 × 36 [124] 41; rr. 2 / ll. 39 variabili; rigatura a colore. Spazi riservati.
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6. ff. 285r-321v santo Tommaso d'Aquino, Commentum super libris Sententiarum Petri Lombardi (interrotto; fine sec. XV)
1-312, 45; in-folio; 292 × 201 = 34 [216] 42 × 25 [60 (19) 64] 33; rr. 51 / ll. 50; rigatura a colore. Spazi riservati; segni di paragrafo, titoli, sottolineature e ritocchi delle maiuscole in rosso. Diverse postille.
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Legatura di restauro in piena pelle su cartoni, con parziale reimpiego della legatura primaria clesiana in cuoio impresso a secco (i frammenti sono stati innestati sui piatti e sul dorso); restauro effettuato nel 1978 presso il Laboratorio di restauro del libro antico di S. Maria di Rosano di Firenze. Sulla controguardia anteriore, recuperata in corso di restauro, presumibilmente dalla controguardia originaria o da un foglio di guardia, segnatura Gentilotti: nr. 43; a stampa su cartellino: 4; segnatura viennese, su cartellino, a penna: 3380, al quale poi è stato aggiunto a matita: 19 (forse post restituzione del volume all’Italia).
Appartenuto al vescovo Johannes Hinderbach (cfr. Hinderbach 1989 , p. 31) e al vescovo Bernardo Cles, il volume rimase nella biblioteca vescovile fino al 1805, quando fu portato nella Hofbibliothek di Vienna. Nel 1919 venne reso all'Italia e custodito presso il Museo nazionale di Trento. In seguito, nel 1958, venne dato in deposito fiduciario alla Biblioteca comunale di Trento. (cfr. Manoscritti medievali 2006 , scheda 161).